giovedì 11 novembre 2010

MORA-Super e ODONTOIATRIA

 Dental Test

In campo odontoiatrico, l’apparecchio Mora-Super può essere utilizzato sia per verificare la presenza di correnti vagali, sia per valutare l’esistenza di focolai o focus odontogeni.
Le correnti elettriche sono presenti nel cavo orale se vengono utilizzati materiali conduttori nelle ricostruzione conservative, endodontiche protesiche, chirurgiche e nel corso di trattamenti ortodontici. Infatti, le correnti endorali esistono non solo in presenza di manufatti di tipo metallico, ma materiale conduttore può essere presente nel contesto dello spessore del manufatto stesso.
Si ritiene che le correnti debbano essere considerate fonte di disturbo energetico quando presentano valori di densità superiore a 3-5 mA e quando la differenza di potenziale superi il valore di 100 mV. Ciò sta significare soltanto che, normalmente, l’organismo riesce a compensare valori fino a quelli indicati, ma questa capacità di compensazione dipende dalle condizioni generali dell’organismo stesso e di quanto le sue capacità di autoregolazione.
Inoltre è la saliva a consentire la trasmissione di tali correnti elettriche da un manufatto all’altro. Condizioni locali, generali ed alimentari particolari, favoriscono la presenza di tali correnti.
A tal scopo si imposta il programma Dental Test e si collegano, attraverso gli elettrodi collegati in uscita, sia due ricostruzioni odontoiatriche, sia una ricostruzione e la mucosa orale.
È importante che tra una misurazione e l’altra, trascorrano almeno 10-15 secondi.
La presenza di ossidazioni sulla ricostruzione può impedire un contatto corretto: è preferibile rimuovere l’ossidazione, prima di misurare.


Focus odontogeni
Prima di verificare la presenza di focus, occorre fare delle valutazioni generali.
Innanzitutto occorre fare una valutazione preliminare delle condizioni intraorali e, poiché alcuni tipi di lesioni non sono visibili, se non con l’ausilio di una radiografia, sarebbe opportuno far portare al paziente un Rx ortopanoramica recente.
I due elettrodi odontoiatrici, utilizzati per testare contemporaneamente il dente da una parte e la zona parodontale dall’altra, sono collegati in MT-1, mentre il puntale per misurare i valori dei punti  sui meridiani e sui vasi, va collegata all’uscita EAP ed il paziente è collegato o con la pedana o con almeno un manipolo.

PATOLOGIE DENTALI O PARODONTALI:  selezionare un qualsiasi programma test (tranne Mora-Optima o Mora Mouse) e, con il paziente collegato all’apparecchiatura tramite un manipolo, testare il valore del punto Linfatico 2. Normalmente questo punto indica la situazione relativa ai mascellari, ma bisogna sempre tener presente che anche altri punti possono risultati alterati dalla condizione dentale. Un valore di Ly 2 molto basso, può indicare la presenza di un dente necrotico, mentre un valore alto può significare una infiammazione dento/parodontale.


PRESENZA DI INFIAMMAZIONE, NECROSI DENTALE: selezionando un qualsiasi programma per il test (tranne Mora-Optima o Mora Mouse), e modificando MT-1 in elettrodo positivo per il test (T+), con un manipolo collegato al paziente e posto in T-A, collegare i puntali odontoiatrici in MT-1. Mettere un puntale a contatto con il parodonto e con l’altro puntale, toccare il dente sospetto: se il valore riportato sul quadrante supera  50, significa che è presente un processo infiammatorio, mentre se il valore è inferiore a 50, allora il processo di necrosi dentale o è in corso oppure è già avvenuto.  


PRESENZA DI UN FOCUS ODONTO/PARODONTALE: si seleziona un programma di terapia unipolare (con filtro tolto e Ā possibilmente =7). Si seleziona il programma Optima o Mora-mouse, più agevoli. Premere F3 e cambiare MT-1 in elettrodo positivo per il test (T+) e porre i puntali su T-A e collegarli a MT-1 con il cavo. Controllare il cambiamento del valore Ly 2, mentre con i puntali si collegano corona e parodonto dei vari denti sospetti Se il valore patologico registrato su Ly 2 aumenta, indica la presenza di un focus sul dente testato. La presenza di collegamenti dente-organo provoca anche la variazione di valore registrato su altri punti, testimoniando l’azione a distanza del focus.


TESTARE LA TIPOLOGIA DEL FOCUS: per stabilire il tipo di focus, selezionare i nosodi in Med. Test. Se i valori dei punti, registrati precedentemente aumentano, indicano quale patologia  interessa il focus.


TEST DEI MATERIALI: la possibilità di testare i materiali odontoiatrici compatibili e non, è possibile con ELH Dental Program, nel quale sono riportati numerosi materiali di uso corrente (non sono presenti tutti i materiali d’uso attualmente), verificare se i materiali già presenti nel paziente sono causa di disturbo oppure consente di valutare quale materiale odontoiatrico potrebbe essere utilizzato, perché al momento compatibile con il paziente stesso.  


TERAPIA PER PATOLOGIE ODONTOIATRICHE: un trattamento odontoiatrico con il Mora-Super dovrebbe essere fatto a sostegno di trattamenti specifici e congrui da parte del dentista. Infatti, è possibile utilizzare il test come supporto diagnostico di patologia odontoiatrica, soprattutto quando esiste una sintomatologia non riferibile a segni evidenti anche radiografici. Inoltre le patologie specifiche ricevono un incredibile supporto con la terapia che segue il test dentale, perché invertendo le frequenze, si annullano quelle patologiche, similarmente a tutte le altre malattie. I sintomi da irritazione che compaiono in seguito ad un trattamento odontoiatrico possono essere trattati allo stesso modo. Anche il trattamento ortodontico riceve benefici dalla terapia Mora, in quanto si possono rilevare segnali di irritazione/infiammazione nel corso del trattamento. Se il paziente viene trattato prima di affrontare un intervento chirurgico, i segni che seguono l’intervento sono notevolmente ridotti e la guarigione avviene più rapidamente.

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